Inizi a cogliere una piccola essenza dell’universo mamma, l’istante in cui i tuoi occhi scorgono sorpresi, ardentemente volute, quelle due lineette: felice, spiazzata, in silenzio. Tu, un test, le tue nuove emozioni.

Un primo raggio di sole, quel giorno: la penombra di uno studio medico, le tue vivide paure nascoste, (comuni a tutte le mamme) un monitor; sentir forte il cuore di tuo figlio battere all’impazzata e il tuo col suo! Afferri quel momento concretamente: lui è dentro di te, esiste…

Eccolo, vedi quel puntino che pulsa: è tuo figlio!”...

pancHai gli occhi lucidi, (già sei emotiva di tuo) nella tua neo dimensione, imparerai che tutto è emozione: un sorriso, una parola, un’immagine; non debolezza, piuttosto umana ricchezza. Amore spontaneo, che ogni mamma esprime, tra i suoi difetti. Sei ferita, tu e i saccenti di turno: “In gravidanza non devi piangere, altrimenti ne risente il piccolo! Ma che vuol dire? Non sei un robot! Non sei immune ai sentimenti che provi amplificati, più intensi che mai: autentici, come te.

Romantica, accarezzandoti la pancia: tu e il tuo cucciolo, in te; in quei faticosi e non così idilliaci nove mesi, la pura simbiosi è questo rapporto: un legame speciale, da scoprire. Apprendista mamma, quando ti dirigi in clinica: le contrazioni sono fortine, in qualsiasi momento della tua vita, saresti stata incapace, adesso tu puoi! La natura ti sta guidando; riesci persino a tranquillizzare tu, un emozionato marito che “non deve chiedere mai ” 😉 Sembri calma, in cuor tuo sei un vulcano di sentimenti contrapposti: paura folle del parto, fede, coraggio, sorriso. Davanti a te, la sala parto…

Lunghi secondi prima di entrare, intesa complice col marito, lucida emotività. Credi di non farcela, tante spinte, la meraviglia, il tuo miracolo: tuo figlio; il suo vivace sguardo nel tuo, una famiglia, ciò per cui hai fermamente lottato. Stupita, frastornata, orgogliosa di te, contempli in silenzio il tuo capolavoro, incredula quasi, ti sciogli nei suoi occhi. Non sei esperta nel prenderlo in braccio, nell’attaccarlo correttamente al seno, ciò ti rende apparentemente vulnerabile, preda di gratuite, infondate critiche. Qualcosa di forte in te fa rumore, il sentimento che imparerai a seguire gradualmente, ogni giorno: tuo. Il banale ittero fisiologico? Piangi in modo incontrollabile; una meravigliosa persona, (a cui ancora oggi sei grata) ti rassicura, ti spiega che è tutto normale: non ridicolizza i tuoi sentimenti, ti incita ad esprimerli.

Essere mamma è intima, nuova, dirompente, esperienza di vita, senza manuali da seguire. Inizio umano travolgente e sano. Entusiasta, insieme varcate la soglia di casa. Sei furiosa col marito: nessun biglietto romantico, un fiore, qualche attenzione in più. Certo, la solidità di un rapporto è data da ben altro, ma fa piacere! 😉

Una leonessa. Puntualmente qualcuno, vuole insegnarti il mestiere di prepotenza; ho scelto la strada del: “Grazie, faccio da me!” Scoprirmi mamma a piccoli passi, senza lezioni popolari; sonno, tanto sonno i primi mesi, serena, nella nostra completezza. La paura di sbagliare, cede il posto al prendersi cura di tuo figlio, con testa, cuore e umane sfumature, fiera di imparare ed essere: una mamma.

ROMANTICNOI

Colichette, sorrisi, la tua famiglia: nuovo equilibrio. Esser mamma è continua, meravigliosa, contrastante esplorazione; la prima volta, in cui non sei capace di mettere una suppostina, quando ti sputa delle anonime pappe (e cautamente, gli fai assaggiare cibo vero); nel momento in cui una febbrona scende a fatica, e le tue gambe tremano, mentre cucini e tuo figlio fa Tarzan sul divano. Una mamma, calma e rassicura col tono della sua voce, comprende, si infuria col marito se trascurata o non sostenuta; una mamma piange di rabbia, quando un qualsiasi pediatra, la fa sentire una perfetta idiota, inadeguata. Una donna, bisognosa di attenzioni! Una mamma vive, nel sorriso di suo figlio.

Figura “scomoda” nelle aziende spesso, facile bersaglio di pavide e inappropriate lezioni di vita: denudata, nella sua stupefacente condizione umana. 

Apprezzi ciò che fai: in ogni coccola, in ogni capriccio, perchè il tuo dolcetto, ne fa! (non sempre)  😉 Sei davvero brava? Impari da tuo figlio qualcosa di te…

be mom

La sensibilità dei bambini è sorprendente! Meravigliata, scopri che il misterioso, intimo, decantato, istinto materno, si svela a te semplicemente, a piccole dosi; se pur innato è ben nascosto, celato, spesso incompreso. Inizi a interpretarlo spontaneamente, in libertà. Il tuo nuovo mondo: le canzoni dello zecchino sono un tormentone, sei felice di tornare bambina in un cinema Disney, Yo Yo è il vostro canale, la tua borsa è un mondo delle meraviglie. La tua guida sportiva, passa il testimone ad una disinvolta “guida pedonale”; sei la prima a metterti in discussione e poi, “gli altri” sanno educare i figli meglio di te! 😉

Una mamma, diviene sempre più fiduciosa nelle sue risorse, per ogni conquista sul campo: motivo di orgoglio personale, consapevolezza. Conosci tuo figlio: un individuo con una sua spiccata personalità. La maternità, è intima, umana, ogni mamma è unica, come i propri figli; fondamentale, rispettare la loro individualità e guidarli, per quelli che sono i valori personali, avendo fiducia in se stesse, migliorandosi.

Una mamma è una donna innamorata.

E i vostri primi passi verso la maternità?

 

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Con questo post, partecipo all’iniziativa del ‘Comitato Liberazione Mamma’; raccontare la maternità nelle sue sfumature personali.

 

 

 

 

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