Me Mom
Me Mom…<3
Il cafonologo è out
Avete mai sentito parlare di Cafonologia?
Una facoltà sempre in voga, (strani i gusti delle persone) da lì escono continuamente, indiscusse figure di spicco. Si insediano in ogni strato sociale: dei veri evergreen che, non passano mai di moda, a quanto pare! A chi mi riferisco? Ma a lui: il comune cafonologo di tutti i giorni; lo incontri per caso, e ti domandi da dove sia uscito?
L’esperto dell’ignoranza umana, quella che, discosta dall’ignorare qualcosa; affonda le sue radici nella sterile presunzione, insolenza, ineducazione. Personaggio attivo, in differenti palcoscenici quotidiani;
in ambito professionale: si caratterizza dall’assoluta carenza di tatto e delicatezza, parla a sproposito senza azionare il cervello; può abusare di potere, o anche peggio, senza diritto punta il dito sull’impegno altrui.
Lo trovi al parco: teatralizza un rimprovero, mortifica suo figlio pubblicamente, mostrando fiero, la sua indiscussa “autorità” genitoriale; sotto sguardi compiaciuti, di altri suoi colleghi nel pubblico.
Il cafonologo suona di prepotenza, tre volte al citofono per consegnarti la posta; non ti concede il tempo di scendere umanamente le scale, con un bimbo piccolo, e al tuo arrivo dichiara: ‘Dai che ho fretta!” (mi ha proprio trovato!) Già, perchè costui, ha anche l’ausilio della parola: ne fa un uso illimitato, spaziando tra vocaboli di dubbia provenienza, e aggressiva maleducazione. Incontestato padrone, di un’esibita arroganza; se uomo, ti inveisce contro, perchè lui, nella sua mente è l’essere dominante. Nota esplicativa: il cafonologo è anche donna però eh! Pari opportunità al riguardo. Accreditato, offende, con fluida naturalezza il prossimo.
La sensibilità? Parola sconosciuta nel suo limitato linguaggio; ma è dappertutto poi!
In auto: negandoti uno stop. In fila al supermercato: pretende di passarti avanti; nel dialogo a senso unico, (il suo) esibendo una bellicosa pretesa di presunzione. (Poveraccio!) Lui giudica convinto, lui critica, lui ferisce con la sua dozzinale noncuranza. Non si mette mai in discussione: chiaro, non può sbagliare, è sempre “colpa” del prossimo.
Il cafonologo è out, è ora di farglielo notare: io lo faccio, con ferma, risoluta, educazione.
L’educazione? Mica quella dei figli perfetti: (merito dei genitori) che non si sporcano, non fanno “mai” capricci, che “obbediscono” (brrr). L’attenzione umana, svelata in un sorriso per dire: grazie di esserci! In uno sguardo per dirti: ci sono. In una carezza, per farti sapere che ti amo, nel giocare insieme a tuo figlio: perchè l’infanzia è spontaneità, ascolto, dialogo a due…
Educhiamo i nostri cuccioli da subito alla sensibilità: forza non vulnerabilità, ad ascoltarla e viverla nella giusta misura. Al rispetto: in un “ti voglio bene”, nel valore dell’espressione sincera, attraverso l’energia, nella consapevolezza di sé…
Che ne pensate?
Bacio, Any
Il pregiudizio al femminile?
A volte sono sorpresa, incuriosita, quasi divertita, leggermente indignata, ma anche un pò basita: già!
Così difficile, aver fiducia nella propria natura femminile: valorizzandola, liberandosi da superficiali giudizi? Emozioni in tasca, avversità a qualsiasi forma terrestre di parcheggio, 😉 colore e vestitini, (anche quelli perchè no!) e poi: mente, cuore, energia, intuito, diversità, passione. Assurdi confini, muri invisibili, preconcetti senza valore, visione falsata di se stesse, da neutralizzare civilmente, con la voglia di apprezzarci, per ciò che siamo.
Oggi al parco: io, Nic, il marito (altro…)
Mamma è…
Mamma…
Parola carica di significato, emozioni decise, colori vivaci, nuovi mondi svelati in un capriccio, un abbraccio, nella giocosa quotidianità.
Amore: puro, incondizionato, indescrivibile a parole; fatto di accesi contrasti, essenza, priorità. Voglia di esser migliore, sintonia, dialogo: inciso nel rispettoso confronto, irrinunciabile, sincero. Sguardi complici, domande intelligenti; infonder fiducia a tuo figlio con l’ascolto: mai banale, utile ad entrambi. Equilibrio, dettato da conquiste personali e sbagli, in arrivo dal cuore.
Mamma è… (altro…)
Giochiamo a leggere?
Un libro?
Mondo incontaminato, a metà strada tra magia e realtà; spazio accessibile a tutti, nobile risorsa dei più attenti. Emancipazione, parola dopo parola, significato nel significato: senza imposizioni, libertà.
Per apprezzare davvero qualcosa (altro…)
L’angolo delle parole…
Eccomi qua! Che dire? Finalmente estate a quanto pare! Sole, profumi, colori, afoso tepore, istintiva voglia di mare, e infradito di ogni colore: accessorio a cui non so resistere; indiscussa nota di “stile”, di una vera mamma della porta accanto 😉 Sole, energia e il post di oggi: l’angolo delle…Scopriamolo insieme!
Un nuovo incontro di parole, nato per gioco, necessità, meglio: quella che è esperienza quotidiana, miglioramento di ogni donna nell’essere una mamma. Uno spazio di sostanza e condivisione, per afferrare qualcosa di profondo e sorprendente: uniche, turbolente, emozionanti-emozioni; così intense spesso, per noi adulti, curiose, straordinarie, legittime, sincere nei nostri figli. Loro, che ci sorprendono in ogni piccolo gesto e ci insegnano con naturalezza, assolute verità: i nostri cuccioli, il meglio di noi 😉
Piccole, grandi emozioni da ascoltare insieme, scambio di parole ricche di significato, gioco di racconto costruttivo, espressione diretta, semplice, lontana da giudizi e pregiudizi. Raccontando intimamente, un pò di noi: un esplosivo momento di rabbia? Un originale o comune paura? Gioia spontanea e impetuosa, entusiasmo! Non c’è un occasione migliore, per giocare a narrare:
“Mamma sono molto arrabbiato! Mi annoio! Sono felice!”
Un rispettoso nome, per una dimensione umana inalienabile; trasformare un’emozione in una parola, significa prima di tutto ascoltarsi, capirsi, farsi capire. Stemperare una cocente arrabbiatura, tirar fuori un sentimento lecito e forte, imparare ad interagire in sintonia col mondo, e soprattutto con noi stessi. Confronto speciale, delicato, prezioso tra genitore e figlio, promuovendo l’ascolto reciproco: autentico, vero, libero da preconcetti affrettati, rigidità di pensiero. Nutrimento prezioso per i nostri figli, tra una parola dolce e una decisa, tra le nostre attenzioni, il rispetto e l’amore. Un figlio, merita serenamente di esser capito, rispettato, ed amato…
Divertente, emozionante questo gioco fatto con le parole: un bel respiro, voce rilassata, alla ricerca del giusto nome del sentimento predominante. Sorrisi e sguardi complici, reciproca voglia di comunicare, stimolo per crescere insieme; un’esperienza della giornata, spassosa o imbarazzante, un pensiero che fa rumore, gioia pura, sincerità. Le numerose sfaccettature dei nostri burrascosi, miti, sani, mutamenti: rabbia, paura, gioia, stupore, entusiasmo e di più. Conoscerli man mano, senza ignorarli, spiegarli, raccontarli, per rispettarli davvero. In un angolo tutto da conquistare.
Interagire, in modo partecipe e gioioso coi propri figli, è speciale: ti rende in piccola parte fiera di te; consapevole dei tuoi lati umani, pronta a dare il meglio per loro, scoprendolo fiduciosa, e un pò sorpresa, anche in te. Parlare col cuore non è una nota stonata, arricchimento reciproco e personale, espressione d’amore sincero, da difendere a testa alta e un sorriso in tasca, da regalare.
A caccia di emozioni-parole?
Bacio!
Baby T.V.
Oggi,
l’offerta dedicata ai cuccioli è in parte migliore, paragonata alla mia infanzia. Come dimenticare una “Georgie”, (il mio amore per l’Australia!) gli attualissimi e intramontabili “Puffi”, una “Stella della Senna”, (che donna!) “Lady Oscar” (mica così infantile poi!). Cartoni animati, appartenenti alle generazioni dei trenta; quel pizzico di magia, sognato e scoperto con i nostri occhi bambini. L’attuale baby T.V. è più adeguata, sotto il profilo del target dedicato, mirato alle fasce d’età; una Rai Yo-Yo, un Disney Channel, offrono programmi semplici, spesso intrisi di messaggi positivi, su temi attuali quali: ambiente, educazione civica, riciclo, rispetto. Adatta, nel limite del mezzo fine a se stesso; contiene un piccolo insegnamento positivo, perchè tu genitore, sei pronto a coglierlo e spiegarlo a tuo figlio.
Non amo particolarmente la T.V. in generale, salvo qualche eccezione, la trovo alienante e lontana; preferisco il web, un cinema, un libro. Senza ipocrisia, nelle fredde e grigie giornate invernali, fa comodo qualche cartone animato di qualità a disposizione, di libero accesso, ben fatto. Troppo conveniente a volte, si tende ad accendere la televisione inutilmente, spesso e volentieri: mentre magari cuoci la pasta, fai una lavatrice, sei tornata stanca dal lavoro, o scrivi un qualsiasi post, chi lo nega 😉
Un punto di riflessione, alcuni programmi sono deliziosi, lo ammetto: “Loving Peppa Pig”, come tutti del resto! Qualitativo, definito spazio, sono pro baby T.V, interagendo coi figli, senza “abbandonarli” davanti un inanimato baby programma qualsiasi, perche è baby! Passatempo spassoso, apprezzato nel limite della sua funzione: senza eccessi e delegate pretese educative.
Amo trascorrere tempo con mio figlio all’aria aperta, farlo interagire coi suoi coetanei; da quando è nato, le belle giornate le trascorriamo al sole: pic nic, parco, gite cittadine, un toccasana per tutta la famiglia.
In alternativa al sole, nei piovosi pomeriggi, come quello di oggi, un alleato genuino è rappresentato dai giochi di manualità: montare e smontare,( soprattutto) 😉 modellare, cucinare, fare il bagno ai”dinosauri”, dipingere, creare. Quest’ultima parola, sottovalutata spesso, merita maggiore considerazione: la riscoperta della sana fantasia; quella con cui siamo cresciuti e lo stress, un dignitoso lavoro che fai per vivere, tengono lontana. Una risorsa naturale, a cui attingere la sera, per narrare una fiaba, (alleate del buon sonno) piuttosto che un cartone, se pur divertente, servito sul piatto d’argento; incentivo creativo, nell’insegnare un valore personale sotto forma di “gioco”, nel rendere una “regola” meno imposta, spiegata e raccontata: la fantastica realtà.
Non ho mai avuto feeling, con le imposizioni: rigide, impersonali, dettate da altri. I miei “no”, sono frutto delle nostre esperienze quotidiane. Da quando sono mamma, so che le regole e gli insegnamenti, si imparano giorno per giorno, insieme; si scoprono e variano a seconda della personalità di tuo figlio, delle tue inclinazioni umane, di ciò in cui credi e che vuoi trasmettere. I nostri valori: un cardine nella mia vita, tra i miei difetti individuali, cerco di farne tesoro quotidianamente; agli occhi di mio figlio, ai miei, sbagliando, pronta ad imparare.
In equilibrio, buona baby T.V senza esagerazioni, libero spazio alla creatività nascosta, e quando il sole splende, non accendiamola affatto: un tuffo nei colori, i profumi, i sapori della primavera.
Questo post, partecipa a: #blogtank, per Donna Moderna.
Bacioni Any!
Moms in Love…
Oggi,
col potere di un’immagine, sussurro ad alta voce: Buona festa della mamma!…
A noi mamme innamorate, noi che talvolta, sbagliamo col cuore, “improvvisatrici” di mondi speciali, dure con noi stesse a volte, autentiche nella nostra semplicità. A noi mamme che nei sorrisi dei nostri figli, scopriamo di esistere…
Buona festa, col cuore meravigliato d’amore…
Any