La regina delle nevi: bella, anzi più bella: magnifica ed eterea. Fredda fuori, e bollente dentro. Apparentemente fragile e così forte, una forza che dovrà imparare a vivere, smettendo di controllarla, senza reprimerla per la paura di esser se stessa. Vi sembra facile?
La principessa: Vivace, coraggiosa, generosa. Un eroina spontanea ed anticonformista. Non ha paura della diversità. Sogna l’amore, ed è un po’ ingenua. Capace di slanci di puro altruismo, saprà sciogliere il ghiaccio dentro e fuori di lei.
Il bellone impomatato: alias falso pricipe – il cattivo insomma- l’avevo subito scoperto e nemmeno mi piaceva!
Il montanaro dal cuore d’oro: diffidente, solitario, aspetto un po’ rude. Alto biondo, amico degli animali e dei trolls. Un ruvido dal cuore tenero che, riesce ad amare senza riserve e senza paura.
Il classico contorno Disney, animato da personaggi fatati, che danno vita e personalità alla storia.
La fiaba si ispira alla ‘Regina delle nevi’ di Andersen, ha l’inconfondibile e impercettibile, ma decisa, magia Disney. Nel film le musiche sono meravigliose protagoniste. Questo ha reso ancora più emozionante la visione. Io adoro i musical. Non è colpa mia se mia madre a quattro anni mi ha fatto vedere ‘My fair lady’ 😉
Anno dopo anno, pensando ad una dimessa Cenerentola, queste eroine sono sempre più toste e determinate: moderne. Magnifiche, più donne! Al tempo stesso, i personaggi maschili hanno quel tocco di autoironia e tenerezza -meno azzurri– più uomini veri.
Il film ha superato le mie aspettative. Quasi quasi è piaciuto più a me si è capito? Nicolò è stato entusiasta, l’ultima volta al cinema si era innervosito con Epic, mentre questa pellicola, l’ha tenuto incollato allo schermo. Un’avventura e un mix di sentimenti contrastanti e liberi, narrati in maniera avvincente e poetica. Scenari artici e maestosi aggiungono fascino.
Amore fraterno che non conosce confini e supera limiti che a volte, fanno paura. L’incontro tra un uomo e una donna. L’amicizia, le false apparenze, e la fiducia ben riposta. In particolare un aspetto più umano. Il potere, l’energia di un’emozione e l’impeto incontrollabile di un’emozione negata. Nulla di più autentico e vero. Il messaggio dell’accettazione di sè è forte e positivo. La vulnerabilità che diviene forza, la diversità che dà spazio all’amore.
Cosa aspettate se ancora non siete andati a vederlo? Raccontatemi se vi è piaciuto!