Avete presente,

quando proprio non hai voglia di truccarti, vestirti, sentirti leggermente donna; e poi fa caldo, (tanto) si suda, e ti ripeti “no, non mi va!”

Ma poi ti guardi, ti senti abbastanza cessa col mollettone e il babydoll di Snoopy homemade, e allora sì che, prendi i tuoi trucchi mineral, apri l’armadio ti infili un vestito verde smeraldo, e ti vuoi sentire carina! Ma anche per andare a far la spesa? Soprattutto! L’armonia tra dentro e fuori, passa perfino dalle piccole attenzioni che, dedichiamo a noi stesse (io ultimamente non lo faccio spesso) e va fatto; fa stare bene, sorridere di noi, e piacersi, per ciò che si è…

Fa ancora meglio, quando può definirsi un momento karmico di puro godimento. 😉 Piccola premessa;

non so voi, io da preadolescente, non mi piacevo affatto ed avevo una marea di “simil-complessi”, il mio perfezionismo, si sfogava su di me, sul mio aspetto acerbo e di pre-ragazza, ancora inconsapevole della femminilità; svelata da sguardi, parole, sorrisi. Mi sentivo: troppo magra, o troppo poco magra, il colore dei miei capelli, la mia carnagione poi, soprattutto il mio lato b? A “mandolino”? Per carità! Lunghe maglie per coprirmi e non essere al centro dell’attenzione, perchè essere notata mi faceva sentire “giudicata”, forse la prima a farlo ero io! Adolescenza, roba difficile! Dico a me stessa sempre, che il dialogo mamma figlio, parte da subito e si coltiva ogni giorno, con amore, costanza, elasticità mentale…Teniamolo sempre a mente e cerchiamo di fare del nostro meglio, con impegno…

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Torniamo all’armoniosa spesa: un make up super veloce, (che più veloce non si può) un vestito. Tu, il nano e il marito, un supermercato; tuo figlio si arrampica disinvolto sul carrello, il tuo inconfondibile stile “zen”: “Scendi subito!” Il maschio adulto, vagabondo incerto per il supermercato chiedendoti gli aiutini; noti davanti a te qualcuno, un tipo dall’aspetto già visto da qualche parte;

ma chi?

Avete presente, il classico ex fidanzatino figo del tuo periodo preadolescenziale, (quando appunto eri stupida, e ti vedevi ogni cosa fuori posto) lui che, al tempo, ti sembrava così bello, biondo, e romantico, alternativo e diverso, insomma lui, un figo; ecco appunto, adocchi questo qualcuno guardarti, incroci lo sguardo, e in silenzio ti chiedi:

Ma questo chi è?

Vedi lui che si avvicina prontamente per salutarti e poi, un flash: ahhh ok, ma è proprio lui? Un pò ingrassato, paradossalmente “identico” nella sua aria da ragazzino sbarbato, privo di quel fascino di uomo di adesso, ordinario, lontano dall’essere alternativo che ricordavi…e qui lo chiamo karma 😉

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Una sensazione di divertita “giustizia cosmica” ripensando alla me di ieri, poco più di una bambina incompleta, e alla me di oggi; a mio agio con me stessa, nella mia capacità di accettarmi per quella che sono, (più o meno) armoniosa, nell’equilibrio personale che mi fa sorridere dei miei difetti, e cercare di migliorarli, la mia completezza. La me mamma, che si vede bella nelle sue smagliature e nella luce dei sorrisi rivolti a mio figlio, la me che cerca di essere meno perfezionista, (maledetto ascendente in vergine 😉 ) e meno dura con se stessa, che si apprezza quando combina qualcosa di buono, la me appagata nell’essere persona. Accettazione, sorriso, piccole attenzioni, pienezza di noi…

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Vi preferite ieri od oggi? Raccontatemelo…

P.S Sono appena entrata nel “running” di Grazia.it per la categoria Lifestyle, nel blog trovate il badge, votatemi! (spudorata) 😀

 

 

 

 

 

 

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