Quante volte ci siamo sentite dire questa frase:

‘Se io fossi donna, sai quante cose farei’

Eh, ma quante?

Anzitutto, questione parto: senza dubbio sarebbe accaduta l’involuzione della specie. Estinzione globale come minimo. Vabbe’ pessimo luogo comune, ma ci sta 😉

Perchè noi siamo donne e abbiamo il ‘potere‘.

Questo arcano e misterioso flusso magico, che a quanto sembra, noi stesse ne siamo inconsapevoli. Certo, siamo inconsapevoli quando affrontiamo la vita con coraggio che ai nostri occhi è normalità. Questo sì, che è un grande dono. Inconsapevoli di essere ottime equilibriste in uno spazio senza equilibrio. Poco convinte del dono immenso racchiuso nella capacità di dare. Un’arma a doppio taglio, quando si perde di vista l’orizzonte comune.

Vivere nei panni di una donna

Una donna vera però: quella che rispetta, sostiene e stima le altre donne. Perchè chi meglio di lei sa cosa vuole dire esserlo?

Solidarietà. Sostegno reciproco. Fare squadra. Concetti basici che spesso molte donne ignorano, con la presunzione di volerli ignorare. Le stesse donne che si macchiano del peggiore maschilismo. Le donne che temono le altre donne. O, le donne che si contendono un uomo qualsiasi. Ma anche no. Mai nella vita. Se dovessi ‘discutere’ per un individuo di sesso maschile, avrei senza dubbio sbagliato completamente l’uomo. 

Dalle altre donne prendo e dono tutto il bello che c’è. La sensibilità, l’istinto e la capacità impavida di guardare il mondo, con occhi spaventati a volte, ma che trovano sempre una nuova strada e risorse inaspettate.

Vi svelo un segreto: essere donna non è facile per niente.

Si sente tutto il doppio, o forse di più…Faticare nel diritto di merito: ogni tuo successo, per molti è il frutto di un bel viso e una taglia 42. Dimostrare che oltretutto hai anche una mente?

Direi di no.

Non occorre utilizzare il nostro corpo come vetrina, ma è un dovere morale valorizzarci, sempre e comunque per noi stesse. Non abbiamo bisogno di snaturarci per mostrare al mondo che addirittura, siamo esseri pensanti. L’intelligenza attinge a sè e parla linguaggi universali. Quando c’è, esiste a prescindere.

L’8 marzo per me conta in modo particolare: la data del mio ultimo ciclo quando sono rimasta incinta di mio figlio. Attimi di puro romanticismo 😉

E’ l’occasione per promuovere il messaggio personale, intriso di ripetto e amore verso noi stesse. Partire dal presupposto che siamo perfettamente imperfette nelle nostre contraddizioni. Accogliere la forza e la fragilità che è la faccia della stessa medaglia.

Una medaglia di grande valore.

#8marzosempre

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