Delle cose contano.

Semplici e trasparenti come la coerenza. Non quella che ti impone staticità nelle idee. No, il prioritario modo di dirti, chi intimamente sei. La sana incoerenza che, intelligentemente ti spinge a cambiare idea, a non fermarti all’invisibile muro del pregiudizio. Conoscere l’altro: accogliersi. L’incoerenza, che apre la strada alla tua coerenza. Delicate sfumature, un’attitudine, un difetto o una virtù (punti di vista). Qualcosa di tuo: ti fa sorridere solo quando lo vuoi, ed arrabbiare quando senti di farlo; senza mentire a te stessa, o improvvisarti diversa. La verità nella personalità. Un pregio a cui aggrapparsi, quando ne senti il privato bisogno.

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Una famiglia è l’amore…noi. Ascoltarsi lasciando fuori il mondo che non c’è, per poi guardarsi dentro sinceri. Chiudere fuori le parole forzate, avvicinare solo quelle dette accarezzando il cuore; a volte romantiche e pure, talvolta inconsapevoli e feroci, quando feriti. Fare un passo indietro e saper chiedere scusa, per non commettere più gli stessi errori; senza dubbio di nuovi, da cui imparare ancora. Saper dare fiducia, senza pretendere nulla in cambio. Leggere dolcezza nella ruvidità apparente, la comprensione. Abbracci caldi avvolti da un tepore estivo che, fa stare così bene. Sentirsi uniti, anche quando non si è troppo vicini; raggiungersi prontamente con tutta la forza che hai, se per qualche inafferrabile motivo, sei estraneo all’altro. Amarsi in tutti quei difetti che, sono il motore del tuo sentimento. Il legame fatto di confidenza, occhiate complici e sostegno reciproco. Pazze risate senza un motivo apparente, e la solidità, data da una forma ancor più alta di amicizia. A caccia di sogni da condividere, o da tenere stretti a sé, per poi gioire del successo dell’altro. Insieme.

Certo qualcosa poi, non mi appartiene affatto. Un veleno che, tengo lontano e snobbo nella mia semplicità. Quel teatro fatto di attori interessati, e singolari commedie di scarso successo; cene di Natale bugiarde, dove tutti proprio quel giorno, si vogliono bene per forza. In poche parole un pacco! Sbattere la porta in faccia all’ipocrisia, con un po’ di eleganza, e carica extra di spontaneità.

nobiltà

Il mondo che conta è quello costruito col sudore, un’insaziabile volontà e poi lui: immenso, umano, nobile amore. Quella voglia limpida e naturale, di essere intima parte di qualcun altro. Il mondo è…noi. It’s my way!

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