Mai entrate dentro una di quelle case?

Impeccabili, ordinatissime, immacolate. Un po’ aliene. Luoghi mistici, dove tutto è nell’ordine più supremo, un concetto di cui tu, disordinata cronica, ignori l’esistenza. Fino a quando non ne incontri una.

Case imbarazzanti. Per te eh. Sì perchè entrando, ti domandi subito? Ma allora sei proprio negata. Già, non ce la posso fa! Desperate housewife.

Lo scorso sabato, siamo stati invitati per un caffè, da un collega del marito. La moglie è carinissima, dolce, simpatica e ordinatissima. Le ho subito espresso la mia indiscussa ammirazione 😉

Lei a me: Scusa, trovi casa in completo disordine. 

Io: Una battuta? Non hai visto la mia allora! 😀

Nic: Mamma mi scappa la pipì!

Entriamo. Un bagno come tanti. No, più simile a quello della villa di Barbie. Quella deluxe. Tappetini, tendine in tinta, e fin qui anche a me piace comprare cose del genere. Niente panni nella cesta. Allarme rosso. Piccolo esame di coscienza. Il mio di bagno, lo pulisco tutti giorni. Anche due volte al dì, come gli sciroppi. Ogni volta sembra scoppiata una bomba. Ignoro il perchè 😀

Sempre lei, quasi mortifcata: –La stanza è in disordine!

Me: Ehm?

Sprofondare in un’immediata sensazione di atavica incapacità. Come non essere una casalinga perfetta? Assoluta sincerità. Pulisco come una pazza. Dopo due minuti è più incasinato di prima. Uso il mocio e me ne vanto! 😀 Ho sempre panni piegati alla buona sulla tavola, in procinto di essere stirati. Sì li stiro, non temete 😉 Lascio foglietti volanti in giro per casa. Sul frigo spesso e volentieri ci sono adorabili manate. Non conosco il significato dell’ordine perfetto. Poi di tanto in tanto lo incontro in queste case tipo. Beh sì! Il nostro modo di vivere la casa. Pulita eh, e un po’ creativa.  Alcuni si indignano.

-Ma che disordine! Possibile che hai sempre panni da stirare?

Io due mani ho!

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Il nano gioca e butta tutto all’aria, col mio permesso. Poi mette a posto da solo. Senza che, io gli stia a ripetere di farlo. Un bimbo responsabile mio figlio. Non lo dico soltanto io. Sono per la praticità e libertà d’espressione. L’ordine non si può acquisire se non lo hai dentro. Un metodo intuitivo sì. Questa è la differenza. L’asettico mi stringe, mi limita, mi inibisce. Lo sento estraneo. L’organizzazione invece, concilia in me calma, soluzioni, praticità. Incanalare. Organizzarsi. Ecco perchè adoro Ikea ad esempio. Lì trovo idee salva persona un po’ incasinata come me. Spazi innovativi per la libertà di gioco nei bimbi. E quei contenitori ‘ordina’ armadio? Utilissimi.

Ma sì, casa viva e imperfetta, orientata al senso pratico. A proposito di disordine. Ci apprestiamo a traslocare -L’impegno del mese è -come non impazzire al secondo trasloco in un anno? –To be continued

Ordinate voi?

 

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