Me Mom

Me Mom…<3

Bimbi & animali

Esistono amici speciali;

non necessitano di eccessive presentazioni: indiscussi compagni d’avventure, alleati devoti del nostro cuore, custodi dei segreti dell’anima, spesso ignorati…

Amici, con la A maiuscola, in grado di leggere nei nostri occhi intimi stati d’animo, ed emozioni, maestri d’umanità: gli animali. Accanto a noi, nei momenti gioiosi e ludici, in quelli in cui erigiamo muri dinanzi al mondo; ci sono, senza parlare: abili ad ascoltare i nostri silenzi, incapaci di chiedere qualcosa in cambio, se non legittime attenzioni, ed affetto. Come non amarli?

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Guardo incantata Nic, spazzolare con affettuosa cura, la sua Zoe: per gli amici Zozzy! Pelosa di casa lei, trovata otto anni fa, col resto della cucciolata, (tutti adottati) dentro un cassonetto per i rifiuti; abbandonata, da qualche membro del genere “inumano”. Minuscola e denutrita, eppure forte, una di casa adesso. Zoe che, durante i miei emozionanti, difficili, straordinari nove mesi, mi è stata fedelmente accanto, come solo un’amica leale può fare. Mi lascia piacevolmente perplessa, il suo sguardo intelligente: dall’alto della sua eleganza felina, osserva. 😉 I due, sono amici per la pelle: lui la “trucca” con i suoi colori a tempera, si preoccupa di darle da bere, le mostra genuino affetto; lei incredibilmente paziente, è disposta a ricevere coccole a volontà, e qualche amorevole “dispetto”. Sì lei, inavvicinabile dal resto del mondo, imperturbabile col suo adorabile compagno di giochi.

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Un messaggio in cui credo fermamente: l’amicizia tra i nostri cuccioli e gli animali, un connubio d’immensa complicità e arricchimento reciproco. Amici fidati, sanno essere una sapiente guida, valorizzando la percezione della diversità e il concetto di rispetto: legittimo diritto, per ogni essere vivente.

Spero vi sia piaciuto questo argomento sulle “famiglie allargate” 😉 Chiunque sia pronto per questo rapporto sincero, può scegliere di adottare un amico in qualsiasi canile, gattile, rifugi vari, chi più ne ha, più ne metta.

Credete anche voi in questo legame?

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Un papà?

Chi è un buon padre?

Sembra semplice: è colui che ti fa sentire protetta e compresa, anche senza dire una parola, lui che se pur in cuor suo prova paura, si mostra impavido ai tuoi occhi; ti ascolta e non ti giudica mai, ti da un esempio davanti le difficoltà, ti rende gioiosa la vita. Un uomo, con la sua umanità, che sbaglia, cresce coi suoi figli, si trasforma da ragazzo a padre, la tua guida, anche quando diventa una stella tra le tue lacrime, e splendente brilla continuamente nella tua esistenza; ti illumina la strada quando hai paura, e il suo pensiero ti fa credere in te, in ciò che da lui hai imparato, i valori tanto decantati che, sono un pilastro adesso, nella tua vita di mamma. La semplicità dei sentimenti e del condividere insieme la vita.

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Un buon padre è il mio compagno, lui che non direi ineccepibile come ‘marito’, ma lo è senza incertezze, come papà: gioca, si prende cura, ama, ti sostiene nelle scelte, è presente nelle nostre vite, sa essere un padre sorridente per suo figlio, e un uomo per la sua donna, e qui si può fare di meglio 😉

Cosa rappresenta la parola padre? Certo che, significa essere se stessi, comprendere senza pregiudizi, ascoltare, guidare, amare, rispettare i figli, le compagne o le mogli. Esprimere forte e chiaro il messaggio che, un uomo vero, è colui che rende la sua donna una principessa. Nulla di più fantastico agli occhi di un figlio. Un padre si mette in discussione, ma ha fiducia in se stesso, quando l’amore comanda, difficilmente si sbaglia e dove accade, si fa un passo indietro per crescere di più, insieme.

A tutti gli ottimi padri che ogni giorno sono tutto ciò che ho citato, forse sono la metà, o addirittura sono anche di piu’, non lo so. Padri: amorevoli, eroi indiscussi per i loro figli, mariti lecitamente imperfetti per le loro donne.

A loro, buona festa del papà!

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Feeling happy…

Una giornata tra i colori esaltanti dell’Ikea: alla ricerca del lettino blu.

La spesa nel pratico fast market sottostante, i maschi di casa stile “Handy Manny”, concentrati nel montaggio dei neo acquisti, e tu intenta a preparare una velocissima cena firmata Ikea.

Più di tutto lui, tuo figlio il tuo mondo, con uno dei suoi disarmanti sorrisi: “Grazie mamma è stupendo, evviva!”...Il suo lettino blu preferito!…Tu che ti sciogli all’istante, sei completa: completamente a tuo agio in quel posto speciale, chiamato famiglia.

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Poco importa se delle volte, tendi ad essere dura con te stessa, i momenti in cui hai l’autostima a meno zero, che poi in quei frangenti, taglio e colore, per guadagnare vertiginosamente mille punti 😉

Esiste l’amore incondizionato, un sentimento che noi donne, sappiamo donare senza misura alle persone che amiamo, il nostro biglietto da visita, del resto è assodato: siamo inclini a rischiare, a costo di scottarci, determinate ad essere felici, e a rendere tali, le persone della nostra vita…Sfatiamo il luogo comune, che ci dipinge come le eterne insoddisfatte. Afferriamola la nostra felicità, a costo di rincorrerla, pretendiamola e difendiamola sempre, come diritto inalienabile.

A presto, con una personale considerazione sul tema dell’amicizia.

 

 

 

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Lo allatti?

Eccomi qua 🙂

Come anticipato, spendo qualche parola, sulla mia intima, umana, ricca, esperienza con l’allattamento al seno.

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In gravidanza, non ho mai avuto “il latte” (colostro)…Parenti & co, perplessi e stupiti:..”Non hai ancora latte?!”

Non ancora! Usualmente poi, scende tre giorni dal parto! I famosi consigli mai richiesti: “Sicuramente allora, non avrai latte?!” Simpatici! Tiè!

-Come quando chiedono se sono due gemelli? -E tu solo al settimo mese: “Dalla pancia sembrano due?!” Alcuni, il massimo della sensibilità, ti raccontano minuziosamente, addirittura mimando, i loro parti selvaggi e disumani, quasi alieni, a due giorni dal tuo…Lì, inizi a fantasticare su modi alternativi per farlo uscire…

Bandite le credenze popolari! In cuor mio, volevo fermamente allattare, per mille motivi sentivo naturale farlo…Non mi son fatta scoraggiare da catastrofici aneddoti, ingerenze, prese di posizione gratuite ed infondate: “Ti cadono i capelli, ti deprimi, ti esaurisci, ti ingrassi”. Nulla di più falso per quanto mi riguarda…Al contrario.

Allattare non ti rende migliore sia chiaro, lungi da me penalizzare chi per scelta o difficoltà non lo fa.

Parlo di me, della mia intensa, complice, esperienza: faticosa, serena, emozionante Scambio umano, lontano da rigidi schemi: allattamento a richiesta, un concetto che ai benpensanti di turno, infastidiva parecchio.

Gli affari propri mai eh?!

Casa in solenne ordine?! Io e l’ordine, siamo come io e i dolci.

Ho allattato mio figlio fino a tre anni, coccole reciproche, magia mamma e figlio. Spesso mi son sentita, giudicata, duramente criticata, diversa. E difficile rispettare le scelte del prossimo, a quanto pare.

In questo percorso umano, ho incontrato qualche piccola difficoltà: ragadi,(santa purelan) ingorghi, forte riflesso di emissione. Un aiutino richiesto è stato prezioso, ottimo lo staff della “Lega latte”, sempre attento e disponibile, il mio impagabile ginecologo, e mamme/amiche sulla stessa barca…

Il mio istinto, a piccoli passi.

Al corso preparto inoltre, ho ricevuto ottime ed incoraggianti informazioni, dagli addetti ai lavori.

Perché scrivo ciò? Per condividere la mia avventura col seno, per dire che l’allattamento prolungato, quando sentito, è privato, legittimo, naturale. Non bisogna sentirsi aliene, scegliendo di seguire istinto e cuore, soprattutto, non permettere a nessuno di puntarci il dito contro. Sguardi sgomenti, critiche dettate dall’ignoranza, presunzione.

Una mamma è pronta ad esser giudicata per le sue scelte, qualunque esse siano…

L’importante è sentirsi serene, tra le mille piccole difficoltà, per trasmette ai nostri figli, il valore assoluto della gioia.

 

 

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Il fratellino?

20130314-013146.jpgQuando gli fai un fratellino?’…

Intrusione umana senza giri di parole: il must del momento; considerando che attualmente, sono full time mom, una free thinker, la vedo anche dura! ‘Il fratellino’ è un vero tormentone: al parco conversando con perfetti sconosciuti, parenti, conoscenti vari; sindacare sulla vita altrui, in particolare sulla mia, è una moda evidentemente 🙂 Forse ho l’aspetto di una donna che supplica consigli non richiesti?

 

Posso senza incertezza, sfatare pubblicamente questo mito:’Il fratellino?’ Chissà, mi piacerebbe molto! Per adesso, non mi sento una mamma ‘snaturata’, per non averne fatti otto di seguito, pur amando profondamente le famiglie numerose. Meno inerente, penso al tema allattamento: ho allattato mio figlio fino a tre anni, scatenando lo stupore generale: ‘Ancora allatti?’… Attoniti 🙂

Se non avessi allattato, sarei stata ‘l’incapace’ di turno, per i medesimi ‘predicatori’. La verità, è che una mamma, per quanto si sforzi di esser migliore, mettendosi in gioco, spesso è nel mirino della critica a prescindere. La differenza è data dall’innato anticonformismo, la stima di sé, motore della serenità interiore, quel sentimento che determina la nostra tenacia nelle piccole sfide quotidiane.

Non trovate?

Un bacione.

 

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